Il nuovo comunicato-Legge del Governo Draghi potrebbe portare a ridefinire nuovamente il calendario della pace fiscale. Il risultato non è affatto scontato, siccome richiede la capacità di accordo di tutte le variegate forze politiche coinvolte, attorno alle decisioni da prendere sul disavanzo di 32 miliardi approvato a inizio anno.
Il primo marzo è scaduto, formalmente, lo stop dell’invio di nuove cartelle esattoriali e degli atti di accertamento dell’Agenzia delle Entrate, per le sei rate della pace fiscale congelate nel corso del 2020. Si tratta di una scadenza importante da tenere a mente, siccome non rispettarla comporta il decadere dai benefici della pace fiscale.
Il 27 febbraio il Mef (Ministero dell’economia e delle finanze) ha prodotto un comunicato stampa per informare di un provvedimento che prolungherà il termine del 1° marzo 2021 per il pagamento delle rate del 2020 del saldo e stralcio e della rottamazione ter non ancora versate, considerando anche la prima rata del 2021 della rottamazione-ter.
Il 1° marzo 2021 non solo costituisce la scadenza delle sette rate della rottamazione ter delle cartelle e del saldo e stralcio, ma anche la ripresa delle notifiche dell’Agenzia delle Entrate e dei termini per il pagamento dei debiti bloccati dal precedente 8 marzo.
Proroga delle scadenze fiscali per la rottamazione ter e il saldo e stralcio
Si tratta quindi di una proroga postuma, una remissione dei termini, per le rate dovute nel 2020 – sospese dal decreto n. 137/2020 – e la prima rata del 2021.
Ciò sancisce che i pagamenti non effettuati entro fine febbraio saranno comunque considerati validi se verranno eseguiti entro i nuovi limiti temporali stabiliti.
Si stima che queste proroghe interesseranno almeno 1 milione e 200mila persone.
Il mancato, insufficiente o tardivo pagamento delle rate da corrispondere nell’anno 2020 nelle scadenze previste non comporta la perdita dei benefici delle misure agevolate a patto che il debitore effettui il versamento dell’intera somma dovuta entro il termine stabilito dal decreto di proroga.
Stando a Italia Oggi del 27 febbraio 2021, il Ministero dell’Economia sta preparando una nuova pace fiscale, a due binari.
Si prospetta lo stralcio dei debiti fino a 5.000 euro emessi dal 2015 (per un valore complessivo di 400 miliardi), che permetterebbe di alleggerire il lavoro dell’Agenzia dell’Entrate.
Un’altra ipotesi consiste in una rottamazione quater delle cartelle di importo superiore ai 5.000 euro. La nuova pace fiscale potrebbe partire da giugno, riguardante gli interessi e le sanzioni maturate negli anni.
A fare chiarezza sulla questione sarà in ogni caso il decreto Sostegno, che sta per essere definito.
L’ufficialità della proroga della scadenza giungerà a partire dal 1 marzo 2021: forse sarà il decreto Sostegno a prorogare ufficialmente le rate della rottamazione e il saldo e stralcio delle cartelle.
A questo punto attendiamo nuovi sviluppi in fatto della successiva scadenza per i pagamenti che dovrà essere ristabilita.
Un’idea potrebbe essere una sorta di “proroga parziale” dei contribuenti il cui reddito non è stato intaccato dal lockdown, mentre gli altri potrebbero avere diritto a un pagamento più dilazionato. Per esempio, la nuova scadenza potrebbe coincidere con il termine dello stato di emergenza, il 30 aprile.
L’ipotesi al vaglio è quello di coprire le imprese che hanno subito una perdita del fatturato del 33% con un sostegno che copra del 20/25% di tale perdita, ma questa volta senza basarsi sul codice ATECO.